L'impatto del PCT sull'attività dell'avvocato
Dal 30 giugno 2014 scatterà l'obbligo di utilizzo del PCT per la consegna di alcuni atti: ciò costituisce una vera e propria rivoluzione cui gli avvocati devono necessariamente adeguarsi. In questo periodo di attivazione, grande attenzione è stata posta sugli strumenti da utilizzare per la creazione degli atti da inviare in modalità telematica e sui molti aspetti ancora non chiari delle procedure di invio.
 
Un aspetto poco considerato fino ad ora è l'effettivo cambiamento del modo di lavorare dell'avvocato e la portata dei vantaggi che il professionista può attendersi da questa rivoluzione burocratica.
 
Il più significativo impatto sull'attività dello studio sarà la sparizione della carta. A questo punto la reazione di molti avvocati è: "Mi fido solo della carta stampata", "Ho bisogno di leggere i documenti sulla carta per assimilarne correttamente i contenuti" "Ho sempre lavorato sulla carta e continuerò a farlo", "Alla mia età non cambio il modo di lavorare" ..
 

 
Tuttavia proprio questi sono gli avvocati a cui principalmente mi rivolgo e a cui chiedo lo sforzo di continuare a leggere questo articolo.
 
L' affermazione è conseguenza di una legge naturale: qualsiasi innovazione ha successo solo se comporta un reale ed effettivo beneficio o, in parole più semplici, se aiuta a diminuire la fatica.
 
Innanzitutto con il PCT, gran parte degli "originali" di atti e di documenti è in formato elettronico e la maggioranza dei documenti cartacei
deve essere digitalizzata, scansita e quindi trasformata in documento elettronico. Riportare tutto su carta diventa una attività onerosa sia per i costi della stampa che per il tempo richiesto.
 
Il passaggio dalla carta stampata alla lettura a video deve avvenire in modo naturale e gradualmente. È comunque importante :
  • avere un atteggiamento di disponibilità verso il cambiamento, sapendo che il modo più semplice di leggere un documento elettronico è a video;
  • avere uno schermo del computer adeguato all'attività. Dagli studi ergonomici condotti nella configurazione del PC per PCT è risultato che i video da 24" o da 22" sono i migliori per avere una leggibilità equivalente alla carta: dimensioni inferiori hanno una qualità scadente; dimensioni superiori hanno costi sensibilmente più elevati, ingobri rilevanti senza dare un significativo miglioramento nella lettura a video. Maggiori dettagli sono disponibili nella descrizione del PC per PCT (link)
Una volta che si dispone dei documenti in formato elettronico, archiviarli e ricercarli risulta più semplice e veloce: pochi secondi per ciascuna di queste operazioni, comparate con minuti per l'archiviazione cartacea.
 
L'introduzione del PCT, richiede la gestione del fascicolo elettronico e l'archiviazione elettronica dei documenti. Anche in questo caso la realizzazione è più semplice della percezione intuitiva e delle analoghe operazioni eseguite con i documenti cartacei.
 
È solo necessario organizzarsi senza dover spendere nulla. A questo argomento è stato dedicato ampio spazio nel nostro corso online sul PCT dove potete trovare molti suggerimenti utili e che vi potranno far risparmiare molto tempo.

 

 

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